Intervista
uscita il 14/05/'05 sul web magazine Hmp (Audiodrome)
Gli Envidhia sono una band
con una lunga storia alle spalle e un nuovo CD che
offre svariati spunti interessanti. Fautori di un
sound che riesce a mixare generi differenti al fine
di creare una "nuova ondata di death'n'goth"
(nelle loro stesse parole), dimostrano tenacia, voglia
di fare ed idee chiare. Benvenuti nel mondo degli
Envidhia.
Come nascono gli Envidhia e quali le vostre
precedenti esperienze in campo musicale?
Siamo nati agli inizi degli anni '90 creando delle
composizioni inedite attraverso una particolare forma
progressive rock e rimanendo in cantina per molti
molti anni. Nel corso di un decennio abbiamo pubblicato
diversi singoli e alcuni demo tape inizialmente sotto
altri monicker (Superbia, Luxuria). Nel 2001 poi iniziammo
a dedicarci a composizioni più complesse in
stile melodic death metal, un rinnovamento che ci
ha portati a condurre gli Envidhia in interessanti
esperienze musicali: partecipazioni live in festival
ed eventi vari in Sicilia, partecipazioni radiofoniche/televisive
locali e in compilation underground. La nostra discografia
recente consta in un MCD, Black Flowers, e l'ultimo
promo album The Snare; entrambi sono promossi da distro
italiane e ci hanno inserito ormai da qualche anno
nella grande famiglia dell'underground rock/metal
italiano.
Sul CD appare la scritta "a nu wave
of death'n'goth". Da cosa nasce l'esigenza di
definire immediatamente il vostro sound e quanto questa
etichetta vi rispecchia in toto?
È un indicazione che sintetizza al meglio il
nostro pensiero artistico, la nostra idea e il nostro
multicolore genere musicale. Abbiamo coniato questa
sorta di etichetta appositamente per far comprendere
il senso della complessa visione e rappresentazione
musicale che spazia dal nu al death al gothic e che
ci permette di esporre nei giusti modi le tematiche
che trattiamo nei brani.
Il vostro sound nasce dalla fusione di disparate
forme musicali, quale ritenete che sarà il
vostro ascoltatore ideale, colui che troverà
in voi il proprio pane quotidiano?
Mi stai chiedendo una cosa veramente difficile e forse
non sono in grado di delinearti un preciso profilo
di chi si può avvicinare ai nostri ascolti
e rimanerne fedelmente affascinato. Anche in altre
interviste o articoli vari mi hanno propinato il disappunto
che possono avere i classici nostalgici defender metallari
soprattutto nei confronti dell'ultimo CD The Snare.
Credo che la nostra non sia la solita proposta musicale
che si rivolge ad alcune specifiche nicchie di amanti
di un genere. È molto difficile, ci provo...
Un estimatore degli Envidhia potrebbe essere una persona
che abbatte le logiche del giudizio e delle barriere
che escludono in genere la naturale e fondamentale
predisposizione dell'uomo al nuovo, ad altro, alla
conoscenza, alla vita. Escludere e assuefarsi su una
cosa significa non conoscere ergo rimanere ignoranti,
estirpare alla vita la possibilità di scoprire
e di vivere. Nella musica come nella vita cogliere
e combinare più aspetti, più idee, più
forme, significa arricchire e completare ogni momento
nel giusto tono, un'apertura che porta a una continua
evoluzione e che esalta le nostre qualità distruggendo
la paura di cambiare ed elevando lo spirito fino alla
consapevolezza di se stessi, di quello che siamo veramente,
della possibilità e dell'opportunità
che stiamo vivendo.
Un estimatore degli Envidhia probabilmente non è
un defender ma potrebbe anche diventarlo; un ascoltatore
ideale potrebbe essere una persona che crede sentitamente
nelle grandi passioni della vita, che si abbandoni
alla scoperta e alla vitale conoscenza di altro...
dimmi tu se potenzialmente non potrebbero esserlo
tutti...
Avete utilizzato un sample da Matrix, cosa
unisce questo film al sound degli Envidhia e al concept
della band? Quali altri film sentite vicini alla vostra
sensibilità?
Servirebbe un attenta lettura del testo, comunque
sia quella parte di sceneggiatura del film Matrix
è molto vicina concettualmente ad alcune cose
trattate nel testo, "il mondo come una prigione
che non ha mura che non ha sbarre che non ha odore,
la prigione per la mente dell'uomo, che nasconde la
verità"... chi conosce il film sicuramente
saprà ricollegare il tutto con la nostra canzone
"Your answers".
Anche nel precedente MCD Black Flowers in una song
c'era un sample tratto da un film, questo perché
comunque il cinema è un'altra grande passione
che viviamo con intensa emotività e piacere,
ci dilettiamo anche a fare dei corti e dei progetti
multimediali così per hobby, in genere l'arte
tutta ci influenza.
Come nella musica anche nel cinema ovviamente (soprattutto
adesso) c'è una grande varietà di generi
e di forme e sono tanti i film che sentiamo vicini
e che secondo me sono davvero interessanti in senso
tecnico registico e in senso chiaramente di contenuti
espressi. Ultimamente sto esplorando con grande attenzione
la filmografia del grande regista russo Andreij Tarkosky.
Quanto aiuta internet una band agli esordi?
È davvero tutto più facile oggi o è
sempre duro emergere dall'anonimato?
Internet ha ridotto le distanze e ha alimentato a
suo modo la facilità di comunicare e può
aiutare in questo senso ma credo che alla fine sia
lo stesso, la band emergenti aumentano di giorno in
giorno e c'è spazio per tutti; la speranza
è che possano andare avanti quei gruppi e quegli
artisti che veramente hanno qualcosa da dire e da
dare.
Com'è la situazione nella vostra regione
a livello musicale? Vi sentite legati ad altre band
con cui collaborate o vi aiutate reciprocamente?
La scena siciliana sta crescendo molto seppur ancora
in grande difficoltà per gli spazi live soprattutto;
credo che a volte avvertiamo un certo senso di isolamento
ma riusciamo a crederci e soprattutto a collaborare
perché comunque molti colleghi che operano
assieme a noi qui sono davvero degli ottimi professionisti...
Non manca certo il materiale umano dedito alla musica,
forse è necessario il dovuto tempo per diffondere
al meglio questa linea di pensiero e quindi di musica,
il tutto va contestualizzato in un ambiente di massa
molto commerciale chiuso spesso nelle scontate logiche
della visione dell'arte come intrattenimento.
Progetti futuri?
Per riabbracciare i lunghi anni in cantina stiamo
preparando The Score From Genesis un remake dei singoli
dalla genesi fino al cambio di monicker Envidhia.
Oltre a questa nuova produzione, che sarà comunque
un rare CD stampato a tiratura limitata, ci auguriamo
di suonare il più possibile dal vivo non solo
in zona per tracciare quella diffusione culturale
di cui noi come tante altre band del genere abbiamo
bisogno di ottenere per operare con più frequenza
e a livelli sempre più adeguati. Videoclip
e DVD live sono in corso...
14-05-2005
Michele Giorgi
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